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Mindfulness e gestione dello stress
La Mindfulness può essere descritta come “la consapevolezza che emerge dal prestare attenzione di proposito, nel momento presente e in maniera non giudicante, allo scorrere dell’esperienza, momento dopo momento” (Kabat-Zinn, 2003).
Gli interventi basati sulla Mindfulness
Intorno agli anni Ottanta, una nuova corrente terapeutica si affaccia nella letteratura internazionale. Jon Kabatt Zinn, medico e ricercatore statunitense, inizia ad applicare la meditazione buddista alle pratiche psicologiche del tempo, con lo scopo di portare sollievo a persone affette da dolore cronico e da varie altre condizioni cliniche. Ha inizio la Mindfulness Based Stress Reduction, ricontestualizzata ed insegnata in un programma educativo laico, integrata con le conoscenze psicologiche, i modelli dello stress della medicina mente-corpo e la possibilità di lavorare sulle sfide della vita moderna.
La Mindfulness Based Stress Reduction (M.B.S.R.) e la Mindfulness Based Cognitive Therapy (M.B.C.T.) sono due tra gli interventi basati sulla mindfulness più largamente utilizzati e di provata efficacia.
L’M.B.C.T. è un trattamento psicologico di gruppo basato sull’integrazione della terapia cognitivo-comportamentale con il programma di M.B.S.R. Scopo dell’M.B.C.T. è quello di aiutare i pazienti con disturbi psicologici, soprattutto depressivi, a osservare in modo più equanime e meno giudicante i propri contenuti mentali e a fare esperienza dei propri pensieri riconoscendoli come tali e non come la realtà.
La modalità per raggiungere lo stato di Mindfulness è sicuramente la meditazione, basata sulla postura, sulla respirazione e sulla direzione dell’attenzione.
La gestione dello stress
Il termine stress, originariamente impiegato in ingegneria per indicare la tensione a cui viene sottoposto un materiale rigido in condizioni di sollecitazione, è stato introdotto in medicina nel 1936.
Lo stress è una reazione tipica di adattamento dinamico del corpo alle richieste ambientali per garantire la sopravvivenza dell’individuo e della specie.
L’organismo reagisce allo stress aumentando la secrezione di certi ormoni e inibendone altri, lo stress causa cambiamenti fisici nel cervello e nel corpo.
La fatica, l’ansietà, la depressione, i disturbi del sonno sono causati da malfunzionamenti chimici del cervello.
Il concetto di stress ha dato un grande contributo alla visione olistica dell’uomo: l’evidenza di centinaia di studi ha provato che in condizioni particolari la sollecitazione della reazione di stress da risposta adattiva si può trasformare in importante co-fattore patogenetico in numerose patologie, sia somatiche che psichiche.
Si parla di gestire lo stress e non di eliminarlo completamente, proprio perché è una caratteristica della vita.
Si può agire intervenendo direttamente sugli stimoli stressanti, modificando i pensieri che generano l’evento e attraverso tecniche di rilassamento e di meditazione.